"La distruzione del paesaggio è per me un lutto terribile. Bisogna indignarsi e fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come un’area da edificare". (Andrea Zanzotto)

sabato 23 giugno 2012

AL PREFETTO PER LA C&C


Pubblichiamo questa lettera che è stata inviata(oltre che ai destinatari in calce anche) al link 

Bertin Silvio 
Via M. Buonarroti,14 
35041 Battaglia Terme PD


Spett. Sig. PREFETTO 
c/o Sede di Padova 
Piazza ANTENORE ,3 
PADOVA
e p.c. 
Sigg. 
SINDACO di PERNUMIA
 Sede Comunale 
Piazza RUZZANTE ,1
 35020 Pernumia PD 
SINDACO di BATTAGLIA T 
Sede Comunale 
Viale A. VOLTA, 1 
35041 Battaglia T. PD
SINDACO di DUE CARRARE 
Sede Ccmunale 
Via Da Rio, 60 
35020 Due Carrare PD
Battaglia Teme, Giugno 2012

Oggetto: deposito di materiali tossici all’interno dei capannoni Ex Galileo, siti in via Granze di Pernumia.

Signor Prefetto di Padova

Dal mese di febbraio 2005 il sito in oggetto è sotto sequestro a causa del contenuto risultato tossico.

In questi anni, con iniziativa dei Sindaci dei tre Paesi interessati, si sono succeduti tanti interventi di politici provinciali e regionali. A memoria, quello che è stato fatto è la pulizia dell’area esterna ai capannoni e due o tre “carotaggi” della stessa area. Un politico, non so di che parte, ha promesso cinquecentomila euro per pulire i capannoni. Da quanto ha riportato la stampa, rimuovere il contenuto tossico dai capannoni occorrono circa 12 (dico dodici) milioni di euro. Non so se quel politico gli euro li abbia promessi in moneta metallica o biglietti di carta.

Il problema è molto grave perché ne è di mezzo la salute di tanta gente che ci abita intorno. Finora, dopo tanti interventi con consigli comunali, riunioni varie e giornali, tutto è rimasto come a febbraio del 2005; nulla di concreto è stato fatto. I capannoni contengono, dicono i giornali, 52 mila mc di materiale tossico, che data la stagione odierna, ora si fa sentire.

In tutti gli interventi avvenuti, non ho mai sentito che qualcuno inizi un discorso serio atto a liberare i capannoni, ripeto: liberare i capannoni.

Non voglio suggerire come risolvere il problema, ma constatato che occorrono molti soldi per sanare il posto, perciò le istituzioni ”sane”, quelle che hanno compiti di controllo, dovrebbero intervenire seriamente per salvaguardare la salute di tanta gente, chiamandone in causa gli autori.

Occorre rifare la storia del deposito iniziando dai proprietari dei capannoni; individuare tutti gli attori che hanno contribuito all’opera: titolari dell’azienda del deposito, produttori dei rifiuti tossici, trasportatori, responsabili tecnici dei trattamenti per il disinquinamento e dalla data di inizio del lavoro verificarne i loro conti correnti bancari!

Signor Prefetto, Lei rappresenta lo Stato nel territorio, fuori da qualsiasi assembramento politico, richiami chi di dovere ad intervenire al più presto a sanare la zona.

Ringrazio per l’attenzione e porgo i miei più cordiali saluti

In fede 
Silvio Bertin



mercoledì 20 giugno 2012

Traversata del Solstizio d'Estate


L'edizione 2012 della Traversata del Solstizio d'Estate vi stupirà. Dedicata ad Aldo Pettenella, "camminante dai piedi luminosi", verrà arricchita dalla libera partecipazione di artisti, che con installazioni, letture e musiche "vestiranno" il percorso.


Cos'è la Traversata del Solstizio d'Estate?
E' un evento che si svolge annualmente dal 2010, lungo un percorso pensato da Toni Mazzetti, che attraversa da sud a nord i Colli Euganei, portando i camminanti dalla pianura dell'Adige a quella del Bacchiglione. E' un'opportunità di libertà in un giorno magico, un invito al camminar lento per godere di volta in volta del paesaggio, del silenzio, della compagnia di amici o dell'andar solitario.

Chi propone la Traversata?
Diverse associazioni culturali del territorio che offrono le loro competenze in modo libero e gratuito: Associazione Culturale Totem, Calicanto, Centro di produzione teatrale Via Rosse, Compagnia MenTalmente Instabile, Euganea Movie Movement, La Vespa, Malazeta, I Nuovi Samizdat, Il Ponte. 

Chi sono gli artisti che vestono il percorso?
All in Orchestra - Liceo "G.Galilei"
Canossa
Ecce coro
Elisa Ravagnani
Marisa Merlin
Michela Battistella 
Anna Maria Rosin
C.E.M.E.A. di Creola di Saccolongo
David Du Soleil & Il Palcomobile
Cesare Trivellato

Modalità e consigli per la Traversata:
- La partecipazione è libera e gratuita. Il luogo di ritrovo sarà in Via Vigo di Torre, all'esterno del Castello di ESTE;
- Partenza "aperta", nel senso che l'orario sarà scelto dai vari camminanti secondo le proprie possibilità ed esigenze. La partenza ordinaria è comunque prevista per le ore 6:00;
- L'Associazione Totem di Este, che propone la camminata, non si assume alcuna responsabilità civile e legale per eventuali inconvenienti a persone e/o cose;
- Ogni partecipante provvederà personalmente alle provviste e alle bevande necessarie per il giorno;
- Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche o pericoli tranne nel tratto della cresta del Pendice per il quale è previsto un'eventuale strada alternativa (in tratteggio nella mappa);
- L'arrivo a BASTIA è previsto indicativamente per le ore 17:00 nella corte rurale della famiglia Pettenella. Ad allietare l'arrivo e il termine della giornata saranno previsti canti e musiche con la compagnia di Calicanto e un ristoro a base di bevande, frutta e torte;
- Per il recupero dei mezzi lasciati a Este i camminanti dovranno organizzarsi autonomamente. Per chi fosse impossibilitato, sarà possibile prenotare un passaggio chiamando il numero 3284070488.

Per informazioni:
totemasso @ gmail . com

Stasera


 Doppio appuntamento.

A S.Urbano la terza serata del festival dei mentalmente instabili
con la Compagnia dei giovani di Trento che interpreteranno
"Indovina chi viene a cena!" di Davide Conati
(ore 21, parco Villa Nani Loredan).

A Monselice la proiezione del film 
di Segre e Liberti "Mare chiuso".
Sempre alle 21, al cinema Corallo.

martedì 5 giugno 2012

25 anni di ronzii e punture(prima parte)

Oggi è la giornata mondiale dell'ambiente. Bando all'umiltà, è il giorno giusto per parlare de LaVespa. Sì, di noi stessi. La Vespa è nata 25 anni fa, non oggi, no! Non è il compleanno della Vespa. almeno io non ricordo in che giorno è nata LaVespa, perché come per tutte le cose serie, per tutti gli esseri complessi, LaVespa non è nata in un giorno. E' stata il risultato di un parto. Un parto lungo, meditato e travagliato.  A Battaglia era nato il GAB, il gruppo antincendi boschivi, uno dei primi in Italia, il secondo del Veneto. Andavamo all'inseguimento degli incendi e dei distruttori dei boschi. Eravamo in maggioranza giovani e giovanissimi. Eravamo sempre pronti a correre da una cima all'altra dei colli Euganei. Ogni soldo di rimborso veniva reinvestito in attrezzatura. La frustrazione era all'ordine del giorno. Alberi bruciati, animali in fuga, ore e ore di lavoro per limitare i danni. Cominciammo ad occuparci di sentieri a ragionare sugli alberi, sulla flora e la fauna. Cominciammo a interessarci d'ambiente e allargammo i nostri interessi. Ci occupammo di raccogliere i rifiuti nei boschi, le cartucce dei cacciatori: sacchi e sacchi di cartucce abbandonate in pochi metri quadri di bosco. Intervenimmo per impedire il ritorno della caccia dove c'era stato un incendio. Beccammo fucilate e rimproveri. Allargammo i nostri orizzonti invitando architetti a ridisegnare la cava e cominciammo a occuparci di rifiuti. Facemmo anche un giornalino, umile e ingenuo. Si chiamava la ginestra. attirammo nel nostro alveo altri e altre, interessati all'ambiente e alla politica. Facemmo un opuscolo sui rifiuti. Andammo a ripulire il canale e cominciammo a parlare di territorio a guardarlo in 3D, dall'alto, da sinistra, da destra e da sotto. Cominciammo ad opporci alla mercificazione del suolo. Fu così, a questo punto che ci ritrovammo in tre in un posto che non c'è più. L'African bar, poi Furio's bar, e lì discutemmo da tre punti di vista diversi: l'ambientalista, il politico, il pragmatico. Fu una discussione lunga, appassionata e, a tratti, noiosa. Il pragmatico e il politico convinsero l'ambientalista che c'era bisogno d'altro. Di uno spazio, di un luogo che ragionasse d'ambiente da punti di vista non emergenziali. Che affrontasse l'ambiente e non solo da un punto di vista politico, culturale, sociale, satirico. Nacque LaVespa. Alcuni del GAB passarono a LaVespa seguendo la passione dell'ambientalista. C'erano un sacco di cose da fare. Tutti i partiti di Battaglia avevano le idee chiare: cemento ovunque e rifiuti. Incontrammo le forze politiche che s'erano accorti del numero di giovani che si muovevano nell'alveare. Inutile dire che  chi comandava allora, sono ancora gli stessi che comandano ora. Volevano la circonvallazione col sovrappasso e la costruzione di alberghi nelle Valli Selvatiche passando con una strada nel parco di Villa Selvatico. Il primo giornalino de LaVespa fu un primitivo agglomerato di pagine ciclostilate che denunciava la devastazione del territorio e del paesaggio che s'intendeva realizzare con la costruzione del sovrappasso. Le forze politiche del paese fino ad allora coese nelle scelte(maggioranza e opposizione) s'interrogarono sul cosa fare. Cosa che per noi, invece, era chiarissima: niente alberghi, niente strada e sottopasso(in realtà all'interno de LaVespa c'era chi era totalmente contro la circonvallazione e chi solo contro il sovrappasso, ma vinse la maggioranza).

venerdì 1 giugno 2012

Battaglia senza pace.




Cos'è successo? Verso le 18, una cittadina, abitante nel centro storico, ha chiamato i vigili del fuoco che hanno bloccato la statale ed eseguito un sopralluogo aereo sopra la chiesa di S.Giacomo, con la gru. Erano presenti il sindaco, il vicesindaco e un assessore e due consiglieri dell'opposizione, oltre a molti abitanti. A quanto pare i vigili hanno riscontrato problemi per il tetto ma non per il campanile. Le tre statue sono precarie, i cornicioni sono stati scrostati dai vigili stessi.