"La distruzione del paesaggio è per me un lutto terribile. Bisogna indignarsi e fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come un’area da edificare". (Andrea Zanzotto)

martedì 27 gennaio 2015

C&C: c'è posta per il ministro

Ieri, lunedì 26, abbiamo consegnato al ministro dell'Ambiente questa lettera redatta con altre associazioni:


Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti




La FABBRICA DEI VELENI, ex C&C, a Pernumia (Padova).



Benvenuto Ministro!
Potevamo accoglierla con le mascherine, lanci di polvere, cartelloni, ma non abbiamo pregiudizi nei suoi confronti e vogliamo accoglierla nel migliore dei modi possibili: non col cappello ma con la Costituzione in mano.
Anche perché ci aspettiamo molto da Lei, dal suo ruolo in questo Governo e dallo Stato. Questa è una Terra che accoglie con cordialità ma che ora ha bisogno di liberarsi di qualcosa di pericoloso. 
Abbiamo aspettato dieci anni! Dieci anni di richieste, petizioni, incontri con le amministrazioni locali che o non hanno fatto, o hanno fatto quel che han potuto. Non hanno vigilato abbastanza sulla nascita di questa azienda (nel 2002), l'hanno chiusa, anche se in ritardo (nel 2005, grazie ai cittadini e  alle associazioni, alla guardia forestale e alla Magistratura). Hanno ripulito gli esterni dallo svernamento dei rifiuti e sigillato i capannoni col loro contenuto di 52.000 tonnellate di rifiuti tossici pericolosi. Poi son passati anni e i capannoni hanno rivelato crepe e rotture. Ora vengono risigillati e sarà portata via una parte non pericolosa di rifiuti. I comuni, la provincia, la regione hanno fatto poco, troppo poco. 
Ecco perché ci aspettiamo molto da lei. 
Nel frattempo ci sono state trombe d'aria e alluvioni ripetute, persino un incendio d'autocombustione (nel 2007). Non solo, le associazioni che le scrivono hanno visto i loro componenti offrirsi come volontari per soccorrere i concittadini alluvionati lo scorso febbraio, ma hanno dovuto misurare i centimetri (ed è un dato reale) che mancavano perché l'acqua tracimasse. Se questo fosse successo, o se dovesse succedere in futuro, sarebbe una tragedia ecologica che arriverebbe fino alla laguna di Venezia. Un danno epocale. 
Ecco perché ci aspettiamo un suo intervento. 
Trentamila persone gravitano in quest'area turistica agricola e industriale e convivono con questa terrificante bomba ecologica. I Cittadini si son dimostrati sempre molto attenti e contemporaneamente comprensivi. Hanno atteso l'intervento delle amministrazioni pubbliche. 
Ora si utilizzano 500.000 € concessi nel 2011.
Da poco la regione ha stanziato ulteriori 1.500.000 €. 
Sono i primi passi, ma è ancora poco, ad un ritmo così lento quanti decenni ancora dovranno trascorrere prima che l'area sia ripulita
Non è possibile aspettare così tanto. NON E' GIUSTO! E' PERICOLOSO! Per la gente, per l'ambiente, per la vita in questo territorio. 
Molti in queste zone hanno visto, spesso, lo Stato Italiano come un luogo lontano e indifferente ai problemi locali, non le associazioni che firmano questo appello e che da questo governo, ora, si aspettano quello che si aspettavano dalle amministrazioni venete: la bonifica completa dell’area.
Il nostro appello non è una semplice richiesta d'aiuto, è una richiesta di giustizia


Pernumia, 26/01/2015


Associazione “La Vespa”, Battaglia Terme
Comitato SOS C&C, Pernumia 
Associazione "La Biolca" Battaglia Terme 
Comitato popolare "Lasciateci Respirare"
Colibrì-tutti i colori del mondo
Associazione culturale "Totem" di Este
O.d.V. "Una mano per Battaglia"