"La distruzione del paesaggio è per me un lutto terribile. Bisogna indignarsi e fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come un’area da edificare". (Andrea Zanzotto)

lunedì 19 dicembre 2011

Consiglio Comunale Due Carrare 06/10/2011 sulla C&C

Forse Saprete che per la terza volta Striscia La Notizia si è occupata della C&C, su richiesta del nostro gruppo. Da oggi e nei prossimi giorni pubblicheremo varie cose, di varia provenienza, di tempi diversi. Infatti è da 10 anni che ci occupiamo di questo problema, che pensiamo sia il primo, gigantesco, pericoloso problema per la salute delle 15000 persone che vivono e lavorano nel nostro territorio.
Mozione su Ditta C.&C. approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale Due Carrare del 06.10.2011
52.000 TONN. DI RIFIUTI TOSSICI E CANCEROGENI SONO ABBANDONATI DAL 2004 IN STRUTTURE FATISCENTI
La C&C è una fabbrica, ospitata nei magazzini della ex Magrini-Galileo fin dagli anni 90 e presi in locazione dalla società CEDRO Srl .
La sua attività inizia con lo scopo di produrre elementi prefabbricati in calcestruzzo, ricavati riciclando gli scarti provenienti dagli alto forni di Marghera e da altri materiali provenienti sempre dalla stessa zona e per i quali, stante le analisi e le certificazioni correlate, era possibile un loro recupero. Successivamente nel 2002, abbandonata la produzione di elementi prefabbricati in calcestruzzo, (attività che poi si è scoperto essere stata una iniziale copertura per le altre attività illecite esercitate dalla società) si è passati allo stoccaggio del materiale di rifiuto riempiendo, non solo il capannone, ma anche l’intera area scoperta circostante il capannone stesso.
La C&C si è limitata infatti a stoccare il materiale tossico e cancerogeno e a rivenderlo senza inertizzarlo come chiaramente doveva essere fatto. Per le gravi irregolarità, riscontrate nei processi produttivi di trasformazione, ha quindi collezionato una serie di diffide da parte della Provincia di Padova e da ultimo è stata messa sotto sequestro dalla Magistratura nel febbraio 2005, nell'ambito di un'inchiesta per traffico di rifiuti tossici condotta dal Corpo Forestale dello stato.
Nel frattempo, ad opera della Provincia di Padova, è stata conclusa la bonifica dell’area scoperta esterna al capannone ed è in atto la caratterizzazione degli eventuali inquinamenti della falda attraverso una serie di carotaggi. Attualmente il capannone contiene, stoccati in modo molto approssimativo e senza adeguata sicurezza, circa 52.000 tonnellate di rifiuti tossici e cancerogeni costituendo una vera bomba ecologica, a detta della Magistratura, che minaccia la nostra salute essendo senza dubbio il problema più grave del nostro territorio.
I magazzini che ospitano i rifiuti della C&C si trovano in territorio di Pernumia, ma ai confini con Battaglia Terme e Due Carrare, a pochi passi dal canale Vigenzone e quindi anche dal nostro quartiere di Chiodare. La capacità inquinante della fabbrica va però molto al di là dei quartieri che si trovano nei suoi pressi: l'inquinamento non ha confini e può propagarsi attraverso l'aria, le acque di falda, la catena alimentare. Il problema interessa pienamente i tre comuni, e oltre. Infatti vi è un continuo rischio di contaminazione dell'aria, del suolo e delle falde idriche.
Esiste inoltre un forte rischio di incidente industriale: rischio di incendio (nel maggio 2007 si è già verificato); rischio alluvione, visto che il vicinissimo Vigenzone ha superato livelli di guardia molto alti durante le piene di novembre e dicembre 2010 e di marzo 2011; rischio tromba d’aria, che scoperchierebbe la struttura e disperderebbe il materiale in un territorio infinitamente esteso.

Da recenti sopralluoghi, eseguiti da funzionari della Provincia di Padova, si è constatato che i capannoni in oggetto presentano crepe e bombature dovute alla spinta esercitata dagli enormi cumuli di rifiuti stoccati all’interno. Si sono evidenziate inoltre infiltrazioni di acque meteoriche dovute al pessimo stato di
conservazione del tetto. Lo stato generale dei capannoni e’ estremamente precario e sicuramente non garantisce la benché minima sicurezza ai rifiuti stoccati al proprio interno. Chiediamo pertanto e con forza la completa bonifica dell'area, per la quale servono circa 13 milioni di euro, secondo gli esperti.
COSA SI TROVA NELLE 52 000 TONNELLATE DI RIFIUTI ABBANDONATI NELLA C&C? Dalle analisi dell’ARPAV (2007) risulta che nei fanghi vi siano sostanze tossiche e cancerogene in quantità superiori alla norma, come piombo, mercurio e cadmio. Inoltre le falde che si trovano sotto lo stabilimento potrebbero risultare contaminate. Dalle analisi della società T.E.S.I. Engineering s.r.l. di Cinto Euganeo, che ha condotto la caratterizzazione dei rifiuti abbandonati all’interno dei capannoni (29/11/2007) secondo le modalità e i criteri definiti dalla Provincia, risulta che 2/3 dei rifiuti possono essere classificati come RIFIUTI PERICOLOSI per la presenza abbondante di idrocarburi in misura superiore a 1.000 mg/kg, di cromo, nichel e rame.
Il grave pericolo alla salute dei cittadini, del territorio potenzialmente interessato a tale emergenza,è stato in più occasioni evidenziato con delibere dei consigli comunali, interessamento degli organi di stampa e incontri pubblici con esperti .La situazione però rimane praticamente immobilizzata da tempo e tale consapevolezza si sta facendo strada nella cittadinanza che prova un profondo senso di impotenza e chiede alle istituzioni di esperire tutte le possibili iniziative al fine di adottare strategie atte alla completa soluzione di tale drammatica situazione.
Pertanto il Consiglio Comunale di Due Carrare, cosciente di tale situazione e nella logica della condivisione sia a livello locale con i comuni di Pernumia e Battaglia Terme , sia con le istituzioni superiori quali la Provincia , la Regione ed il Ministero dell’Ambiente , impegna l’Amministrazione Comunale a promuovere tutte le iniziative possibili al fine di addivenire ad una concreta ed immediata soluzione del grave problema costituito dallo stoccaggio di circa 52.00 tonnellate di rifiuti tossici e nocivi presso i capannoni C&C in comune di Pernumia.
L’Ordine del Giorno è stato inviato ai Comuni di Pernumia e Battaglia Terme, a tutti i Deputati e Senatori della Provincia di Padova, al Ministero dell’ambiente, ai consiglieri Regionali e Provinciali, all’Arpav, alla Procura della repubblica e alla Prefettura di Padova, all’AULSS17, alla Regione Veneto, alla stazione dei carabinieri di Battaglia Terme.

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