"La distruzione del paesaggio è per me un lutto terribile. Bisogna indignarsi e fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come un’area da edificare". (Andrea Zanzotto)

sabato 24 dicembre 2011

ea bienae sul canae presenta:

Tanti auguri(speremo ben)

Buon Natale
Quest'anno la vetrina è dedicata al consumo del suolo in italia e alla colata di cemento che sta soffocando il nostro Veneto.(Cemento 120x120x140, 2 metri di prato, nastro rosso e letterina di natale)

Dossier WWF sul consumo del suolo in Italia :” Dal 1956 al 2001 la superficie urbanizzata del nostro Paese è aumentata del 500%... il consumo di suolo ha viaggiato a ritmo di 244mila ettari l’anno… ogni giorno in Italia vengono cementificati 161 ettari di terreno.”(Un campo da calcio è circa 0,7 ettari)
Rapporto ISTAT: “Nel periodo 1995-2006 i Comuni italiani hanno rilasciato in media permessi di costruire per 3,1miliardi di metricubi, pari a oltre 261milioni di metricubi l’anno.”
Dati ISTAT: il consumo di suolo dal 1995 al 2006 ha raggiunto la cifra record di 750mila ettari, poco meno della superficie dell’Umbria.(dati sottostimati perché non comprendono le costruzioni abusive.)
Rapporto ISTAT: ogni anno si costruiscono mediamente 22,3metricubi per abitante,con punte fino a 35,2metricubi l’anno per abitante nelle regioni del nord-est.
Dati ISTAT: tra il 1990 e il 2005 la superficie agricola utilizzata in Italia si è ridotta di 3milioni e 663mila ettari, un’area più vasta della somma di Lazio e Abruzzo.
Rapporto ISPRA : L’uso del territorio non sempre rispettoso delle sue vocazioni naturali ha generato negli ultimi sette anni danni per almeno 5miliardi di euro.

Consumo di cemento pro capite dal 1989 al 2010

Linea rosa-Veneto Linea gialla-Spagna Linea viola -Germania Linea azzurra-Francia Linea verde-Italia


I danni al paesaggio ci colpiscono tutti, come individui e come collettività. Uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale, offendono i diritti delle generazioni future. L'ambiente è devastato impunemente ogni giorno, il pubblico interesse calpestato per il profitto di pochi. Le leggi che dovrebbero proteggerci sono dominate da un paralizzante 'fuoco amico' fra poteri pubblici, dai conflitti di competenza fra Stato e Regioni. Ma in questo labirinto è necessario trovare la strada: perché l'apatia dei cittadini è la migliore alleata dei predatori senza scrupoli. È necessario un nuovo discorso sul paesaggio, che analizzi le radici etiche e giuridiche della tradizione italiana di tutela, ma anche le ragioni del suo logoramento. Per non farci sentire fuori luogo nello spazio in cui viviamo, ma capaci di reagire al saccheggio del territorio facendo mente locale. La qualità del paesaggio e dell'ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro. Non può essere svenduta a nessun prezzo. Contro la colpevole inerzia di troppi politici, è necessaria una forte azione popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento della democrazia, della libertà, della legalità, dell'uguaglianza. Per rivendicare la priorità del pubblico interesse, i legami di solidarietà che sono il cuore e il lievito della nostra Costituzione.(Salvatore Settis: Paesaggio, costituzione, cemento -Einaudi)

 

3 commenti:

  1. ma come fasio! si i meio! auguri!

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  2. voglio vedervi ora a togliere quel blocco di cemento

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  3. Non vediamo l'ora! Martello e scalpello, trapani, martelli pneumatici o, perfino, le unghie. Ce la faremo a togliere tutto quel cemento!
    vespa27

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