"La distruzione del paesaggio è per me un lutto terribile. Bisogna indignarsi e fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come un’area da edificare". (Andrea Zanzotto)

mercoledì 30 novembre 2016

Bruxelles: La petizione sui rifiuti tossici della C&C rimane aperta(comunicato stampa)


COMITATO SOS C&C – ASSOCIAZIONE LaVespa

La petizione presentata dai cittadini nel 2013 riguardante la ex C&C di Pernumia (PD), la cosiddetta “fabbrica dei veleni”, è stata ridiscussa lo scorso lunedì a Bruxelles, in Commissione Petizioni, con esito positivo, dal momento che la Commissione stessa ha riconosciuto la necessità di mantenere aperto il procedimento e di fare altre indagini presso le autorità italiane (Regione Veneto e Comune di Pernumia).
I rappresentanti dell’Associazione LaVespa e del Comitato SOS C&C con una presentazione convincente hanno esposto i motivi per i quali il problema del sito di Pernumia merita nuovi approfondimenti, non solo per cercare altri fondi, ma perfino per smuovere i finanziamenti, peraltro non risolutivi, ancora fermi nelle casse regionali da diversi anni. Per cominciare, i 200.000 euro dati nel 2009 per l’analisi dell’area esterna che non sono ancora stati utilizzati, dopo ben 7 anni. Erano finalizzati a verificare la contaminazione del suolo e delle falde, dal momento che 3.500 tonnellate di rifiuti erano stati riversati sul terreno e lì sono rimasti per oltre 5 anni. Anche il progetto tecnico è già pronto e approvato, ma non si procede. Si ha forse paura di quello che si dovrebbe fare se la falda risultasse inquinata?
Il secondo finanziamento è del 2011: altri 500.000 euro per la messa in sicurezza e il parziale asporto di rifiuti. Praticamente con un bando del 2015 sono state asportate 2.700 tonnellate, pari al 4% delle 52.000 totali, utilizzando 250.000 euro.
Ma vi sono soprattutto il milione e mezzo di euro che la Regione Veneto ha stanziato nel 2014 per la rimozione dei rifiuti. Ebbene, questi soldi non sono stati inseriti nel bando di gara del 2015 sopra citato anche se erano già disponibili. Perché?
Intanto la situazione del sito è ancora grave, addirittura ignoti alcuni mesi fa hanno rotto i lucchetti e scaricato nel cortile altri rifiuti (di che natura?) avvolti alla bell’e meglio nei sacchi. Restano sempre i rischi legati alla vetustà degli edifici e ai fenomeni come trombe d’aria e alluvioni che gli anni scorsi hanno sfiorato in modo preoccupante il sito e per il futuro non si possono né prevedere né contenere.
La funzionaria della Commissione europea che ha coordinato l’inchiesta ha ringraziato i cittadini per queste nuove informazioni, che gettano una nuova luce sulla vicenda. Tra gli eurodeputati italiani erano presenti solo Eleonora Evi e Marco Zullo (M5S), che hanno fatto due precise richieste: di coinvolgere anche la Commissione Ambiente e Sicurezza Alimentare (ENVI) nella vicenda e di inviare le prossime lettere non più solo alla Regione Veneto, ma anche al Sindaco di Pernumia. Infatti, da una richiesta di accesso agli atti avanzata dal consigliere regionale Andrea Zanoni (PD) lo scorso luglio riguardante il milione e mezzo, risulta che il Comune di Pernumia non ha ancora avanzato nessuna richiesta di utilizzo di quei fondi. Il sindaco peraltro, forse in previsione del nostro appuntamento a Bruxelles, alcune settimane fa aveva annunciato un nuovo bando di gara, ma non c’è ancora niente di formale e di certo.
Il mantenimento della petizione aperta è un grande successo che permette ai cittadini di essere aiutati da un organo così importante nell’azione di sprone alle istituzioni italiane.

Annachiara Capuzzo – Comitato SOS C&C – 3483433179 – www.comitatososcec.altervista.org
Turatto Loredana – Associazione LaVespa – info@lavespa.org - 3400621940 – www.lavespa.org


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