E' al
centrodestra, Forza Italia e Lega in particolare, che rivolgiamo un
forte appello: reagisca a queste iniziative “terroristiche”
partite dalla Terza Commissione regionale. Perchè non è in gioco
solo il Parco, che di sicuro sarebbe stravolto, ma la stessa
credibilità proprio del centrodestra. Basti dire che il Parco è
gestito direttamente dal centrodestra almeno dal 2000, che la
stragrande maggioranza dei 15 sindaci, diretti responsabili di tale
gestione, è di questo orientamento; e, non certo ultimo, che la
Regione dal centrodestra è governata dal 1995!
Di
chi può essere la colpa maggiore se il Parco ha indubbiamente
funzionato male? Senza con questo voler nascondere che non mancano
certo responsabilità delle altre forze e, se vogliamo dirla tutta,
dello stesso movimento ambientalista e del mondo della nostra
cultura.
L'aspetto
forse più deprimente è che sia mancata una spinta in positivo a
valorizzare questa nostra straordinaria realtà, nonostante le
favorevoli prospettive contenute nella legge istitutiva del Parco e
nel Piano Ambientale. Sembra quasi ci sia stata la volontà di
giocare al ribasso. Tendenza almeno in parte rimediata da singole
iniziative di sensibili animatori attivi sul territorio.
Che
ora, di fronte ai problemi che si sono accumulati, si prenda questa
scorciatoia dell'annientamento completo del Parco può diventare il
definitivo suggello a questa deludente esperienza soprattutto nei
confronti di chi ne è stato il principale protagonista.
Non
crediamo che la maggior parte degli amministratori del centrodestra
voglia assumersi questa responsabilità, lasciando campo libero a
rozzi provocatori.
E' il
momento di una seria presa di posizione. Il problema contingente dei
cinghiali deve finalmente essere affrontato con impegno ed
efficienza. E su questo fronte crediamo possano trovarsi tutti,
associazioni ambientaliste comprese. Quello che è intollerabile è
che queste bestie diventino il cinico pretesto per ben diversi
obiettivi. Troppo meschino!
E sui
problemi più generali del Parco, che sono poi i problemi di questo
impareggiabile territorio, ci si deve finalmente liberare da
preconcetti e giochetti al ribasso. Il vero problema non è tanto la
gestione di qualche ormai normalissima regola (i “vincoli” nei
Colli esistono dagli anni 60 del secolo scorso!), ma quello di
partire dalla eccezionalità di questo territorio per impostare tutta
una serie di progettualità in positivo: coinvolgendo con visione
unitaria natura, attività produttive (agricole innanzitutto), beni
storici e culturali. Questa è la vera sfida che dovrebbe stare a
cuore a chi ha la responsabilità del nostro futuro. Non capiamo
davvero il perchè il centrodestra stia facendo di tutto per svilire
il tema del Parco. E accetti di essere scavalcato da chi non ha altro
obiettivo che sparare qualche fucilata.
2
dicembre 2016
Gianni
Sandon - Comitato Difesa Colli Euganei
Flores
Baccini – Circolo Legambiente Este